XII Stagione 2024
PADOVA, TEATRO TORRESINO
DOMENICA 12 MAGGIO 2024
Celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Puccini
(Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924)
SUOR ANGELICA
Opera lirica in un atto su libretto di Giovacchino Forzano
Successo pieno a partire dalle coincidenze di un 12 Maggio che cade nel centenario pucciniano, mese mariano e festa della mamma; premiato da un pubblico caloroso e commosso che ha tributato a tutti ovazioni con lancio di fiori in palco agli applausi come da usanza dei grandi Teatri.
Un progetto arduo e ambizioso, al limite delle possibilità di Cantiere all'Opera, reso possibile grazie ad un team che ha collaborato con passione e coinvolgimento durante il breve ma intenso workshop di preparazione.
Un cast formato da emergenti, alcune alla loro primissima esperienza in palcoscenico, hanno portato a termine con coraggio e determinazione i ruoli minori di Suor Osmina (Matilde Pittarello), Dolcina (Anna Siviero), Cercatrici (Cecilia del Favero e Luisa Meneghini), Novizia (Alessia Tosato) Converse (Elena Fortin, Catia Gasparotto) e Lucilla (Gerardina Impronta).
I ruoli che affiancano la protagonista erano affidati ad artiste già conosciute nel panorama lirico.
Il soprano SARA FANIN interpreta una Suor Genovieffa adorabile sfoggiando una voce fresca e luminosa, mentre il Mezzosoprano MARIA LUCIA BAZZA è una Maestra delle Novizie implacabile, dotata di una bella voce, che scandisce con rigore e perfezione ogni parola cosi come il soprano KELLY RAMPAZZO, che si distingue per raffinata espressività nel ruolo della Suora Zelatrice.
Davvero di lusso, di grande presenza scenica e autorevolezza vocale la Badessa del soprano ANNETTE FISCHER, unica artista di esperienza di tutto il cast, già affermata in Germania e Austria nel repertorio wagneriano.
Nel perfido ruolo de la zia Principessa il giovane mezzosoprano partenopeo VALENTINA PERNOZZOLI sfoggia una vocalità possente, dalle tinte oscure e truci come il personaggio richiede.
Ed infine la protagonista, il soprano CATERINA MARCHESINI, al suo debutto nel ruolo di Angelica; voce solida e proiettata, sicura nella frasi piu impervie del ruolo, con un crescendo drammatico che a partire dalla scena dell'avvelenamento ha mostrato un coinvolgimento emotivo che non l'ha risparmiata da una commozione che ha trasmesso all'intero pubblico.
Magistrale, impeccabile e ispirata la concertazione al pianoforte del Maestro EMANUELE DELUCCHI, un autentico lusso per Cantiere all'Opera avere un concertista di fama internazionale come concertatore.
La regia del soprano MARA ZAMPIERI ha ricreato alla perfezione la vita delle monache di un convento di fine 1600, come vuole lo spartito, scavando nell'anima di ogni personaggio e curando con estrema meticolosità ogni gesto scenico, cercando di infondere alle giovani protagoniste la carica emotiva ed interpretativa che ha caratterizzato l'intera sua carriera.
Gli interventi fuoriscena del coro IL BELL'HUMORE preparato dal Maestro FRANCO MASSARO e accompagnato all'organo da MADDALENA MURARI hanno contribuito a rendere appieno la misticità dell'Opera di Puccini.
Splendidi costumi di CAROLINE REINGER e scenografie curate e suggestive di Cantiere all'Opera, con un imponente statua della Vergine al centro della scena circondata da un tripudio di fiori e rose bianche.
Un evento che lascia indubbiamente un segno nella storia del piccolo Teatro Torresino di Padova.
Foto @edoardovarotto
Padova, Teatro Torresino
Domenica 28 Aprile 2024
Celebrazioni del centenario della morte:
Vigevano 3 Ottobre 1858- Pittsburg 21 Aprile 1924
ELEONORA DUSE
IL FILO ROSSO DELLA MIA ESISTENZA
STORIA DELL'AMORE SEGRETO CON ARRIGO BOITO
PREMIO ARRIGO BOITO assegnato al celebre basso RICCARDO ZANELLATO
Trionfa l’evento dedicato a Eleonora Duse e all'assegnazione del Premio Arrigo Boito al Basso RICCARDO ZANELLATO.
Lo spettacolo, ideato da MARA ZAMPIERI, che ha unito prosa e lirica rievocando la relazione segreta di Eleonora Duse e Arrigo Boito ha conquistato letteralmente il pubblico del Teatro Torresino di Padova.
Un titolo: “IL FILO ROSSO DELLA MIA ESISTENZA” e tre elementi scenici hanno creato l'atmosfera perfetta che ha catapultato e catalizzato il pubblico dentro la storia d'amore della Diva del teatro italiano e del compositore e librettista padovano: due stanze con scrittoio e luce soffusa ai lati del palco, una pedana rosso passione al centro.
Gli attori nei panni della Duse e Boito, nell’intimità delle loro stanze e intenti nella scrittura, hanno interpretato le più passionali e struggenti lettere selezionate fra le centinaia dello scambio epistolare intercorso tra i due amanti, mentre il soprano BRIGITTE TORNAY, in abito da diva o divina come la Duse era solita essere definita, ha sfoggiato una voce di rara solidità e importanza sostenuta da una tecnica vocale altrettanto ferrea, eseguendo le arie d'Opera tratte dalle medesime pièce teatrali interpretate dalla Duse in prosa, nell'ordine la grande aria di Violetta del primo atto di Traviata, “Io son l'umile ancella” da Adriana Lecouvreur, “Voi lo sapete o mamma” da Cavalleria Rusticana e “Suicidio” da Gioconda.
La seconda parte dell'evento si è aperta con l'omaggio a Boito del soprano BRIGITTE TORNAY che ha eseguito con struggente pathos l'aria da Mefistofele "L'altra notte in fondo al mare" dimostrando nuovamente doti vocali da autentica rivelazione per poi dare spazio alla premiazione del celebre basso veneto RICCARDO ZANELLATO.
Intervistato dal presentatore ALESSANDRO BERTOLOTTI, Zanellato ha raccontato con verve e grande simpatia aneddoti legati ai suoi esordi nel mondo della lirica fino alle tappe più salienti di una carriera che da oltre trent'anni lo vede calcare con successo i palcoscenici più prestigiosi del mondo.
Con grande generosità RICCARDO ZANELLATO ha poi regalato al pubblico l'esecuzione di due perle del repertorio della voce di basso: "Il lacerato spirito" da Simone Boccanegra di Verdi su testo di Boito e l'aria dal Mefistofele "Ecco il mondo", sfoggiando una forma vocale che la sua carriera sembra arricchire tutt'oggi in freschezza e nobiltà di fraseggio.
Al pianoforte il Maestro CRISTIANO ZANELLATO ha accompagnato le due voci con grandissima professionalità ed esperienza.
Uno spettacolo che ha lasciato di certo il segno al pubblico presente che non si è lasciato scappare l'occasione di assistere ad un evento unico e originale.